Angelico Prati

Gli ecomusei della Valsugana e del Lagorai, il circolo Croxarie e Litodelta sono lieti di presentare la riedizione di due fondamentali opere di Angelico Prati in un unico volume: I Valsuganotti (la gente d’una regione naturale) e Dizionario Valsuganotto.
Con l’occasione è stato pubblicato anche il Dizionario valsuganotto online.
Partecipano i curatori Attilio Pedenzini (Ecomuseo della Valsugana), Irene Fratton (antropologa) e Luca Morlino (Università degli studi di Trento).
Il progetto è stato realizzato in collaborazione con Mondinsieme, il Circolo fotografico G. Cerbaro di Borgo Valsugana, la Provincia autonoma di Trento e la Regione autonoma Trentino-Alto Adige/Südtirol.
Gli ecomusei della Valsugana e del Lagorai, Croxarie e Litodelta presentano venerdì 22 marzo alle 20.30, allo Spazio civico di Castel Ivano, la riedizione in un unico volume di due fra i più importanti lavori di Angelico Prati: “I Valsuganotti (la gente d’una regione naturale)” e il “Dizionario valsuganotto”. Quasi due anni di paziente trascrizione per restituire ai conterranei (Prati era di Agnedo, oggi nel Comune di Castel Ivano) una figura significativa nel panorama culturale italiano del Novecento.
Angelico Prati (1883-1961) è stato uno studioso illustre quanto singolare: formatosi come autodidatta, è divenuto un maestro della linguistica italiana, con particolare riferimento alla dialettologia, alla lessicografia, all’etimologia e alla toponomastica. Tra i suoi molti titoli si ricordano soprattutto il “Dizionario di marina medievale e moderno” (1937), le “Voci di gerganti, vagabondi e malviventi studiate nell’origine e nella storia” (1940), il “Vocabolario etimologico italiano” (1951), le “Storie di parole italiane” (1960) e le postume “Etimologie venete” (1968), oltre al saggio “I Valsuganotti” (1923) e al “Dizionario valsuganotto” (1960) ripubblicati in questo volume, che testimoniano il profondo legame affettivo con gli abitanti e con il dialetto della sua Valsugana.
La riedizione arriva in occasione dei cento anni di distanza, rispettivamente, dalla pubblicazione de “I Valsuganotti” e dalla sostanziale elaborazione del “Dizionario”, poi effettivamente dato alle stampe un anno prima della scomparsa dello studioso. “Per valutarne l’importanza”, spiega Luca Morlino, ricercatore di Filologia e linguistica romanza presso il Dipartimento di Lettere e Filosofia dell’Università di Trento, “potrebbero bastare i titoli, in cui occorre il consueto termine locale indicante gli abitanti e il dialetto del territorio del bacino superiore e più ristretto del fiume Brenta nel Trentino sud-orientale confinante con il Veneto. Se l’aggettivo e sostantivo ‘valsuganotto’ risulta oggi in generale prevalente anche al di fuori di quest’area per indicarne la popolazione e la parlata ed è anzi pressoché esclusivo negli studi di dialettologia, si può infatti ritenere in buona parte, se non interamente, merito proprio di Angelico Prati”.
A proposito de “I Valsuganotti”, Irene Fratton, antropologa, sottolinea che “Prati ci racconta della sua cultura e lo fa in modo meticoloso, affrontando uno dopo l’altro ogni ambito della vita. Di particolare rilievo sono i suoi resoconti della situazione sociale e sanitaria della valle, ma anche della situazione economica, del lavoro e dell’emigrazione, che contribuiscono a formare un’impressione piuttosto vasta, corroborata da alcuni dati storici, dei mezzi di produzione e delle risorse a disposizione dei valligiani. Altri ambiti risultano molto interessanti, anche perché capaci di fare riflettere su quanto del patrimonio culturale locale sia andato perduto nel corso dell’ultimo secolo: è il caso, questo, dei riti di passaggio legati ai costumi nuziali e funebri, dell’abbigliamento e delle acconciature, delle abitudini tipiche della festa e del gioco, della devozione e della superstizione, delle leggende”.
“Ciò che emerge dalla lettura di questi due lavori”, racconta Attilio Pedenzini, che ha coordinato il progetto, “è lo spaccato di un mondo contadino ormai praticamente scomparso, dove ogni momento della vita rurale e delle interazioni sociali legate al lavoro dei campi dispongono di una vastità di termini e definizioni. Riscoprirlo oggi, anche grazie alle splendide fotografie di Luigi Cerbaro, ci permette di stringere un legame forte con una parte di noi messa in secondo piano dalle vicende storiche e dallo sviluppo tecnologico e sociale che hanno segnato lo scorso secolo”.
Nel volume anche “Intorno ai Valsuganotti. Note critiche e informazioni storiche e linguistiche”, uno scritto inedito di Angelico Prati. Ancora Morlino: “Tra le due opere abbiamo deciso di pubblicare un articolo di Prati, sinora inedito, Si tratta di una sorta di appendice al saggio I Valsuganotti, occasionata dalla recensione di segno negativo fattane da Carlo Battisti sull’«Archivio Veneto-Tridentino» l’anno seguente. È verosimile che nell’ultimo scorcio di vita lo studioso, parallelamente al recupero editoriale del Dizionario valsuganotto rimasto in bozze più di trent’anni prima, avesse previsto la pubblicazione anche di quest’altro suo scritto inedito ed è questa la ragione che ha indotto a darlo ora alle stampe assieme alle sue due opere maggiori sulla gente e il dialetto della sua terra, in quanto utile e sintetico complemento storico-critico sulla materia, che testimonia la tenace e puntigliosa difesa e rivendicazione delle proprie tesi da parte di Prati”.
Al progetto, che comprende anche la messa a disposizione online del dizionario, hanno collaborato il circolo Croxarie, l’associazione Mondinsieme, il Circolo fotografico Gigi Cerbaro di Borgo Valsugana, Litodelta, la Provincia autonoma di Trento e la Regione autonoma Trentino-Alto Adige/Südtirol.

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