L’erba santa in Valsugana

«Il tabacco, come si sa, non è altro, che l’erba nicoziana, chiamata da semplicisti anco con altri nomi in diverse guise fermentata e manipolata. Portata gia tempo dall’Indie occidentali viene ora grandemente coltivata nell’Europa sotto cielo proporzionato ove possa bene maturare. Al proposito. Si pigliano le foglie fresche del tabacco cioè erba suddetta ben coltivata in terreno facile, non cretoso ben esposto al sole ed acciò la virtù resti più forte nelle foglie deve l’industroso e perito coltore oltre l’altre diligenze, accorciare a tempo proprio il fusto, in modo che non possa produrre fiore e seme e così levare tutti li germogli, che sogliono spuntare appresso il tronco, dove nascono le foglie principali, destinate a quest’uso […]».

Dal 21 novembre 2024 al 12 gennaio 2025 la mostra in piazza del Municipio a Strigno sulla storia della coltivazione e della lavorazione del tabacco in Valsugana. Da una ricerca di Franco Gioppi.