Pietre d'acqua

Pietre d'acqua

Il territorio dell’Ecomuseo della Valsugana, dalle sorgenti di Rava al Brenta, è stato rinomato, fino alla seconda metà del Novecento, per l’abilità dei propri scalpellini, principalmente quelli di Villa, oggi frazione di Castel Ivano, impegnati nell’estrazione e nella lavorazione degli ostici graniti di Cima d’Asta. Un mestiere che ha trovato i propri ultimi testimoni nella cooperativa attiva a Villa fino alla grande alluvione del 1966, quando il torrente Chieppena, da sempre riottoso nei propri argini, ha riversato in paese un autentico fiume di quei sassi che avevano fino ad allora garantito il pane a tante famiglie della zona.
A ricordo della perizia degli scalpellini rimane il bel campanile della parrocchiale della Madonna della Mercede di Agnedo, eretto tra il 1881 e il 1895 su disegno di Eugenio Prati che ne sorvegliò personalmente la costruzione.
Pietre d’acqua, il simposio annuale di scultura in granito proposto dall'Ecomuseo della Valsugana e diretto da Paolo Dolzan, vuole riannodare il filo di una tradizione perduta recuperando saperi antichi e restituendoli attraverso il linguaggio dell’arte. Le opere degli artisti ospitati ogni anno rimarranno lungo le sponde del torrente integrandosi nel paesaggio e costituiranno tanti tasselli di un piccolo museo a cielo aperto che vorremmo offrire allo sguardo di quanti ripercorreranno le nostre vie d’acqua, assieme al ricordo di chi seppe vivere il territorio ricavandone il necessario sostentamento con capacità e impegno tali da rappresentare una piccola eccellenza trentina.

La prima edizione di PIETRE D'ACQUA si è tenuta dal 20 luglio al 2 agosto 2014.